I Giochi del mese: Settembre 2024

13 Ott , 2024 - Blog,Speciali

I Giochi del mese: Settembre 2024

Sebbene Settembre sia già finito da qualche giorno, ho deciso comunque di fermarmi a riflettere su quello che è stato un mese piuttosto altalenante per quanto riguarda i videogiochi che ho affrontato.

Ho iniziato parecchi titoli, ma tra questi, solo pochi sono stati portati a termine. A volte capita di trovarsi davanti a giochi che non ti prendono come dovrebbero o che non riesci a portare a termine per vari motivi, ma questo non mi ha impedito di godermi alcune gemme davvero interessanti.
Qui di seguito troviamo il solito recap di quelli che sono stati i giochi dei mesi passati.

  1. Gennaio Eternal Darkness
  2. Febbraio Metal Gear Solid 2
  3. Marzo Heavenly Sword
  4. Aprile The Talos Principle 2
  5. Maggio Ender Lilies Quietus of the Knights
  6. Giugno S.T.A.L.K.E.R. : Shadow of Chernobyl
  7. Luglio Tunic
  8. Agosto System Shock Remake

Nella speranza che Ottobre riservi nuove emozioni e titoli memorabili, ecco i giochi che ho concluso a Settembre.

Crysis 2


Rilasciato nel lontano 2011, Crysis 2 è un titolo che ha saputo lasciare il segno, non solo per la sua grafica all’avanguardia, ma anche per l’uso creativo della nanotuta, il vero fiore all’occhiello del gameplay. Quando uscì, il gioco veniva spesso usato come benchmark per testare le capacità dei PC di allora, e non senza ragione: Crytek aveva creato un motore grafico (CryEngine 3) capace di sfruttare al massimo le risorse hardware, tanto che i computer più potenti faticavano a mantenere un frame rate stabile con le impostazioni più elevate.

Rispetto al primo Crysis, che offriva un’esperienza più aperta e libera grazie al suo approccio di free-roaming, Crysis 2 ha optato per un design più lineare, ma non per questo meno affascinante. La narrazione si sposta dalla giungla alle rovine di una New York devastata da una misteriosa invasione aliena, e questo cambiamento ha permesso agli sviluppatori di dar vita a scenari mozzafiato, con sequenze cinematografiche che ancora oggi riescono a impressionare.

Il cuore del gioco rimane però il combat system, che si appoggia alla nanotuta e alle sue abilità avanzate. Aumentare la resistenza, migliorare la furtività o potenziare la forza sono meccaniche che danno una profondità straordinaria al gameplay, permettendo approcci diversi in base allo stile di gioco preferito. La trama, pur interessante, a tratti scade in cliché tipici dei blockbuster hollywoodiani, con esplosioni e momenti spettacolari che possono risultare un po’ forzati.

Cocoon


Uno dei giochi più sorprendenti che ho affrontato questo mese è senza dubbio COCOON. Sviluppato da Geometric Interactive e pubblicato da Annapurna Interactive, si tratta di un puzzle game che spicca per originalità e atmosfera. La struttura di gioco è basata su un concetto che non si vede spesso: il giocatore è chiamato a navigare tra diversi piani di esistenza, sfruttando ogni livello per risolvere enigmi interconnessi. La sensazione di “giocare con la realtà” e manipolarla in modi così inusuali è incredibilmente affascinante.

Ogni puzzle sembra una piccola opera d’arte, perfettamente incastonata in un design visivo che lascia spazio alla contemplazione. Ci sono momenti in cui ti trovi a dover ripensare completamente a come funzionano gli spazi e i mondi, e questo crea un’esperienza di gioco totalmente immersiva.

Un altro punto di forza è senza dubbio la colonna sonora, composta da brani ambientali che non solo accompagnano l’esperienza di gioco, ma riescono a esaltarla, creando un’atmosfera onirica e allo stesso tempo meditativa. Per chi ama i puzzle game che sfidano la mente e regalano emozioni visive e sonore, COCOON è un’esperienza imperdibile.

Balatro


Balatro è un titolo che si discosta molto dai classici giochi di cui solitamente parlo, ma che merita assolutamente una menzione. Si tratta di un gioco che prende le basi del poker e le unisce alle meccaniche tipiche di un roguelike, creando un’esperienza unica e originale. Ho giocato a Balatro per mesi e solo ora mi sento pronto a parlarne.

La forza del titolo sta tutta nella sua longevità: il sistema di gioco è infatti costruito in modo da offrire una varietà praticamente infinita di combinazioni e strategie. Conoscere i punti del poker è essenziale, ma non basta: il gioco richiede una pianificazione attenta e la capacità di adattarsi ai continui cambiamenti di scenario e alle nuove carte che si presentano mano a mano.

L’aspetto più affascinante di Balatro è proprio il suo potenziale di creare dipendenza. Una partita tira l’altra, e ti ritrovi a voler sempre migliorare la tua strategia, scoprendo nuove possibilità e potenziamenti che rendono ogni run unica e appassionante.

Hogwarts Legacy


Nonostante le aspettative elevate, Hogwarts Legacy non è riuscito a soddisfarmi come speravo. Avevo immaginato di vivere un’esperienza RPG immersiva nel mondo magico di Harry Potter, ma il gioco si è rivelato una delusione sotto molti aspetti. Sin dall’inizio, il titolo sembra trattare il giocatore come un principiante assoluto, con una serie infinita di tutorial e limiti che spezzano continuamente il ritmo dell’avventura.

Le missioni principali e secondarie seguono una struttura che ricorda troppo da vicino gli open world di Ubisoft, con una serie di attività ripetitive e poco stimolanti. Questo toglie gran parte del fascino all’ambientazione, che pure è curata nei minimi dettagli e offre un’ottima rappresentazione del mondo di Hogwarts e dintorni. Tuttavia, la trama è troppo debole e il gameplay troppo guidato per regalare quella libertà e quel senso di scoperta che un gioco di questo tipo avrebbe potuto offrire.

Monster Hunter: Rise


Chiudiamo con Monster Hunter Rise, un gioco che mi ha regalato le emozioni più intense di questo mese. Dopo aver speso centinaia di ore su Monster Hunter: World, tornare a cacciare mostri con nuove meccaniche e miglioramenti pensati per facilitare l’esperienza del giocatore è stato un vero piacere.

Capcom ha saputo perfezionare la formula di Monster Hunter con questo nuovo capitolo, introducendo l’Insetto Filo, un sistema che consente una mobilità mai vista prima nella serie, e migliorando l’esperienza generale con accorgimenti che rendono il gioco più fluido e accessibile. Nonostante questo, Monster Hunter Rise mantiene la profondità e la complessità che i fan della serie amano, offrendo sfide sempre più impegnative e appaganti.

La sensazione di soddisfazione dopo aver abbattuto un mostro particolarmente difficile è qualcosa che pochi altri giochi riescono a replicare, e questo è uno dei motivi per cui non vedo l’ora di affrontare l’espansione Sunbreak.

Concludendo, Settembre è stato un mese con alti e bassi, ma non privo di soddisfazioni. Ottobre è appena iniziato e sono già curioso di vedere quali nuove avventure mi aspettano dietro l’angolo.


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